La storia di Yaguine e Fodé

 

Dieci anni fa due ragazzetti guineani hanno scavalcato il recinto dell’aereoporto di Conakry, si sono infilati nel vano del carrello di un aereo della Sabena diretto a Bruxelles e sono partiti per consegnare una lettera “alle eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa”.

Sono morti congelati.

Un regista di Roma, Paolo Bianchini ha realizzato un documentario, andato in onda su RaiNews24, che ricostruisce la loro storia:

 

quella qui sotto è la lettera dei due bambini:

Loro eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa. Abbiamo
l’onorevole piacere e la grande fiducia di scrivervi questa lettera per
parlarvi dello scopo del nostro viaggio e della sofferenza di noi
bambini e giovani dell’Africa. Ma prima di tutto, vi presentiamo i
nostri saluti più squisiti, adorabili e rispettosi. A tale fine, siate
il nostro sostegno e il nostro aiuto, siatelo per noi in Africa, voi ai
quali bisogna chiedere soccorso: ve ne supplichiamo per l’amore del
vostro bel continente, per il vostro sentimento verso i vostri popoli,
le vostre famiglie e soprattutto per l’amore per i vostri figli che voi
amate come la vita. Inoltre per l’amore e la timidezza del nostro
creatore “Dio” onnipotente che vi ha dato tutte le buone esperienze, la
ricchezza e il potere per costruire e organizzare bene il vostro
continente e farlo diventare il più bello e ammirevole tra gli altri.
Signori membri e responsabili dell’Europa, è alla vostra solidarietà e
alla vostra gentilezza che noi gridiamo aiuto in Africa. Aiutateci,
soffriamo enormemente in Africa, aiutateci, abbiamo dei problemi e i
bambini non hanno diritti. Al livello dei problemi, abbiamo: la guerra,
la malattia, il cibo, eccetera. Quanto ai diritti dei bambini, in
Africa, e soprattutto in Guinea, abbiamo molte scuole ma una grande
mancanza di istruzione e d’insegnamento, salvo nelle scuole private
dove si può avere una buona istruzione e un buon insegnamento, ma ci
vogliono molti soldi, e i nostri genitori sono poveri, in media ci
danno da mangiare. E poi non abbiamo scuole di sport come il calcio, il
basket, il tennis, eccetera. Dunque in questo caso noi africani, e
soprattutto noi bambini e giovani africani, vi chiediamo di fare una
grande organizzazione utile per l’Africa perché progredisca. Dunque se
vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita, è perché soffriamo
troppo in Africa e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà
e mettere fine alla guerra in Africa. Ciò nonostante noi vogliamo
studiare, e noi vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi
in Africa. Infine: vi supplichiamo di scusarci moltissimo di avere
osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete degli adulti a cui
noi dobbiamo molto rispetto. E non dimenticate che è con voi che noi
dobbiamo lamentare la debolezza della nostra forza in Africa. Scritto
da due bambini guineani. Yaguine Koïta e Fodé Tounkara.

 

Da questa storia Bianchini vuole partire per raccontare attraverso un altro film il viaggio a ritroso di due piccoli bambini che a piedi tentano di ritornarsene in africa.

L’ambiente in cui matura la storia è quello delle squadre di calcio che “importano” piccoli calciatori in Europa per poi abbandonarli fuori dai cancelli delle società qualora non rispettino le aspettative.

il trattamento e la sceneggiatura sono scaricabili sul suo sito:

http://www.alvearecinema.com/cms1/index.php/una-storia-quasi-vera.html